Il vagabondo del Collombardo
Il sale di una civiltà sono i vagabondi. Quando essi godono il rispetto che si deve al più debole è segno che il rispetto per le altre libertà funziona. Ennio Flaiano
Un povero vagabondo attraversa il periodo storico che va dalla Prima Guerra Mondiale fino agli anni Settanta, cercando di interpretare con la sua indole semplice e ingenua gli avvenimenti che accadono. Sempre emarginato dai suoi concittadini riuscirà, negli ultimi mesi di vita, ad acquisire un’inaspettata notorietà.
Luna di miele di inizio Novecento
Non c'è grandezza là dove non c'è semplicità, bontà e giustizia.
Lev Tolstoj
All’inizio del Novecento una coppia di sposini si reca in città per trascorrere un pomeriggio a passeggio. Questo è il loro viaggio nozze. In città, con la loro naturale schiettezza, avranno modo di fare delle riflessioni profonde sull’Italia di quel periodo.
La pazienza dei Carletti
“Il tempo e la pazienza possono più della forza o della rabbia.”
Jean De La Fontaine
Una modesta famiglia è vittima della tracotanza di uno zio egoista. Gli occhi schietti di un bambino taciturno osservano e giudicano questa condizione.
Il reduce inopportuno
Aspettare è doloroso. Dimenticare è doloroso.
Ma non sapere quale decisione prendere è la peggiore delle sofferenze.
Paulo Coelho
Un reduce della guerra di Russia torna a casa dopo anni e, sbalordito, scoprirà che la sua ricomparsa nuoce alle dinamiche della famiglia e del paese.
Il sospetto
Fra i pensieri, i sospetti sono come i pipistrelli fra gli altri uccelli: volano nel crepuscolo.
Francis Bacon
Un giovane imprenditore è ritenuto colpevole di aver dato l’abbrivio al suo repentino arricchimento tramite un furto. Tale sospetto condizionerà la vita sua e quella dei famigliari. Il giudizio della comunità resterà inappellabile anche di fronte alla scoperta della verità.
Il vecchio Cincinnato
Non ho mai amato la solitudine.
Ma se stare in mezzo alle persone significa convivere con la falsità preferisco vivere per conto mio.
Alda Merini
La solitudine malinconica ma orgogliosa di un vecchio partigiano.
Tormenti notturni
È quasi sempre così, un uomo si tormenta, si preoccupa, teme il peggio, crede che li mondo gli chiederà un rendiconto completo, e il mondo è già avanti, a pensare ad altri fatti.
José Saramago
Un impiegato del catasto si confronta con la propria coscienza sulla opportunità di restituire una ingente somma che gli è stata erroneamente accreditata. Quando tutto sembra far pensare che la scelta sia errata si scopre che i principi etici sono sempre un’ottima guida.
Mangiacarrube
Pace, se lo dici e lo ripeti, magari poi si avvera.
Mario Rigoni Stern
Un gruppo di ragazzini aggredisce un bambino inerme. La sua vulnerabilità turberà il cuore degli assalitori facendoli ravvedere.
L'apprendista filantropo
L’avarizia è sicuramente uno dei sintomi più attendibili di una profonda infelicità.
Franz Kafka
Il protagonista dopo aver trascorso l’intera esistenza ad accumulare ricchezze in modo gretto e meschino decide, in prossimità della morte, di dedicarsi a opere caritatevoli. Tuttavia, una serie di fatalità ostacola questa sua aspirazione.
Una superba timidezza
La timidezza si compone dal desiderio di piacere e dalla paura di non riuscirci.
Edme-Pierre Beauchene
Lo scontro fra la timidezza di un maldestro professore, quella di un bidello cresciuto con la convinzione di non essere mai all’altezza e quella di una goffa fanciulla. Sarà proprio la ragazza a vincere le sue difficoltà e risolvere una situazione che li vede tutti coinvolti.
L'attesa di Anita
“L'attesa attenua le passioni mediocri e aumenta quelle più grandi.”
François De La Rochfoucauld
Un’ anziana signora medita sulla sua gioventù. Quando si innamorò di un soldato, conosciuto tramite un rapporto epistolare, poi caduto prigioniero degli inglesi. La guerra portò molti tormenti, ma alla fine l’amore tra i due vinse su tutte le sciagure che le scelte dei Grandi avevano provocato alla gente comune.
Le sfortune di Mario
Disse l’opportunista: “Ti va di essere il mio punto di riferimento, il mio faro, il mio sfogo finché non avrò più bisogno di te?”
Fabrizio Caramagna
Un impiegato ambizioso decide di cambiare il proprio cognome per accrescere le possibilità di carriera. Tale modifica, però, avviene poco prima delle promulgazioni delle “Legge Razziali” e così, in modo imprevedibile, verrà dolorosamente coinvolto nelle discriminazioni.